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Albano e il racconto della sua malattia con cui convive da anni e la morte sfiorata


Al Bano Carrisi: l’uomo dietro la leggenda, tra successi e battaglie per la vita

Una carriera stellare tra musica e riconoscimenti

Al Bano Carrisi, all’anagrafe Albano Antonio Carrisi, è una delle voci più celebri della canzone italiana. Nato il 20 maggio 1943 a Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, rappresenta un’autentica icona della musica popolare. Il suo percorso artistico è costellato di trionfi discografici, riconoscimenti internazionali e collaborazioni indimenticabili, in particolare con Romina Power, con la quale ha formato una delle coppie artistiche più amate d’Italia. I numeri parlano da soli: 26 dischi d’oro e 8 di platino, che testimoniano l’impatto della sua musica sia in patria che all’estero. Ma dietro l’immagine di successo si nasconde un uomo che ha saputo affrontare, con coraggio e determinazione, momenti durissimi della sua vita personale e di salute.

Le umili origini e la grande occasione

Cresciuto in una famiglia di contadini, Al Bano ha sempre conservato un profondo legame con la terra e le sue radici pugliesi. Dopo aver frequentato l’istituto magistrale “Pietro Siciliani” di Lecce, decide a soli 17 anni di trasferirsi a Milano. Il suo sogno di vivere di musica lo spinge a cercare fortuna nel capoluogo lombardo, dove lavora come cameriere presso il ristorante “Il Dollaro”, luogo frequentato da artisti e personaggi dello spettacolo. È proprio lì che avviene l’incontro con il produttore Pino Massara, il quale ne intuisce il talento e gli offre un provino presso l’etichetta discografica Celentano-Massara. Da quel momento prende il via un viaggio musicale straordinario, destinato a conquistare le platee internazionali.

Il trionfo artistico e il successo mondiale

Al Bano non ha conquistato solo il pubblico italiano. I suoi brani sono stati tradotti e ascoltati in tutto il mondo, specialmente nei paesi dell’Est Europa, in Russia, e in America Latina. Con canzoni immortali come Felicità, Ci sarà, Nostalgia canaglia e Sharazan, ha fatto sognare milioni di persone. La sua voce potente e il suo stile inconfondibile lo hanno reso un simbolo dell’italianità nel mondo. Ha calcato i palcoscenici più prestigiosi, partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo e venduto milioni di dischi.

La passione per la terra e l’impegno sociale

Nonostante la fama, Al Bano è rimasto legato alla sua terra d’origine. Nella sua amata Cellino San Marco ha dato vita a una grande azienda vinicola, che produce vini apprezzati in Italia e all’estero. L’amore per la natura si riflette anche nel suo impegno sociale. Nel 2001 è stato nominato “Ambasciatore di buona volontà” dalla FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, per il suo contributo alla sensibilizzazione sui temi della fame e della povertà nel mondo.

La malattia e la forza di reagire

Ma la vita non gli ha risparmiato prove difficili. Nel corso degli anni, Al Bano ha dovuto affrontare problemi di salute molto seri. Un infarto lo ha colpito all’improvviso, mettendo in pericolo la sua vita. In un’intervista ha raccontato di aver visto da vicino la morte, ma anche di aver lottato con tutte le sue forze per rialzarsi. Quel momento gli ha insegnato a rallentare, a dare più valore alle piccole cose e ad ascoltare i segnali del corpo. Dopo l’intervento chirurgico e un periodo di riabilitazione, è tornato sul palco più forte di prima, con la stessa energia che da sempre lo contraddistingue.

La perdita e il dolore mai sopito

Tra le ferite più dolorose della sua esistenza, impossibile non citare la scomparsa della figlia Ylenia, avuta con Romina Power. La ragazza sparì misteriosamente nel 1994 a New Orleans, e da allora non è stata mai ritrovata. Questo evento drammatico ha segnato profondamente la vita di Al Bano, lasciando un vuoto incolmabile. Eppure, anche in questo dolore, ha dimostrato grande forza d’animo, trovando nella musica e nella famiglia la sua ancora.

L’uomo dietro il mito

Oggi Al Bano è molto più che un cantante: è un simbolo di resilienza, un uomo che ha vissuto intensamente ogni fase della vita, senza mai cedere. La sua storia è un esempio di determinazione, passione e amore per la vita. Chi lo ha seguito nei decenni sa che, dietro le luci della ribalta, c’è sempre stato un uomo autentico, capace di affrontare il successo come la sofferenza, senza mai perdere la sua umanità. Un artista vero, ma prima di tutto un uomo vero.

Albano, dalla malattia al rischio per la sua vita

Molte disavventure hanno però caratterizzato la vita del cantante pugliese. Albano Carrisi si trova di fronte ormai da tempo a una malattia che non lo porterà alla morte ma con la quale è costretto a convivere. Il racconto arriva dalle sue parole: “Gli anni ’90 per me sono stati duri da sopportare. Mi è successo di tutto. Cominciai a vedere sulle mani, sulle ginocchia e sui piedi una strana dilatazione della pelle. Avevo un forte prurito e, quando mi grattavo, spesso sanguinavo. Si trattava di psoriasi, dovuta al grande stress che dovevo sopportare quotidianamente».

Il cantante ha infatti dichiarato che soffre di questa fastidiosa malattia da quando è scomparsa tragicamente la figlia Ylenia. Recentemente ha seguito una cura sperimentale all’Ospedale San Raffaele di Milano e oggi Al Bano, pur non guarito del tutto, sta meglio. «Mi sento guarito dalla psoriasi. Ma sto sempre attento a non farmi vincere dallo stress, altrimenti il problema ritorna a manifestarsi», ha rivelato.

Come se non bastasse questa malattia cosi invadente, il cantante ha anche rischiato la vita. Albano è stato infatti recentemente colpito da una ischemia. Finì addirittura in terapia intensiva e furono giorni in cui tenne tutti con il fiato sospeso. Loredana Lecciso cercò in tutti i modi di stargli vicino e non fargli mai mancare nulla. Da questo episodio la sua vita è cambiata. Riposo e attività fisica hanno la priorità su tutto. Si temeva che non sarebbe potuto tornare a cantare, ma invece pochi mesi dopo smentì tutti tornando sul palco più forte che mai.