100 Lire Minerva, se trovi questa sei stato baciato dalla fortuna: puoi comprarci una casa
Molti lettori ci scrivono con curiosità crescente chiedendosi: perché una semplice moneta da 100 lire, che fino a pochi decenni fa passava inosservata tra le mani di tutti, oggi è diventata un oggetto così ricercato dai collezionisti di tutto il mondo?
La risposta risiede in una combinazione di fattori che vanno dalla rarità alla storia, passando per gli errori di conio e la nostalgia. Sebbene la moneta da 100 lire sia stata emessa in milioni di esemplari, non tutte le versioni sono uguali, e alcune annate o varianti si sono rivelate straordinariamente preziose, soprattutto per chi ama la numismatica.
Tra le versioni più ambite vi è ad esempio la 100 lire Minerva del 1955, considerata rara a causa della sua tiratura limitata rispetto ad altri anni. In condizioni fior di conio, cioè perfettamente conservata, può valere fino a qualche centinaio di euro. Ancora più preziose sono le 100 lire con errori di conio: ad esempio, monete con scritte disallineate, bordi incompleti, oppure con elementi invertiti. Questi “difetti”, che all’epoca potevano sembrare un semplice errore di fabbrica, oggi rappresentano per i collezionisti veri e propri tesori unici.
Un altro motivo che spiega la crescente domanda è il forte valore affettivo e simbolico. Le 100 lire, con la loro iconica raffigurazione della Dea Minerva armata di lancia accanto a un albero di alloro, fanno parte dell’infanzia e della giovinezza di milioni di italiani. Per chi ha vissuto l’epoca della lira, possederne una oggi è come tenere in mano un piccolo frammento della propria storia personale.
Inoltre, l’interesse per le monete storiche italiane è cresciuto anche all’estero, complice la diffusione delle aste online, dove esemplari rari o particolari raggiungono cifre inaspettate, talvolta superiori ai 1000 euro, se in perfette condizioni e accompagnati da certificati di autenticità.
Quasi dieci anni dopo l’uscita definitiva della lira dalla circolazione (con la sua sostituzione definitiva da parte dell’euro), le 100 lire sono diventate oggetti da collezione per una nuova generazione di appassionati. La combinazione di rarità, valore storico e fascino retrò le rende oggi un vero e proprio bene da conservare, scoprire… e magari tramandare.
I collezionisti lo sanno perfettamente quale sia il motivo e affilano le unghie nella speranza di trovare quella che desiderano e con quelle medesime caratteristiche. Anche chi vende le monete spera di avere tra le mani quella di grande valore.
Una moneta può essere considerata rara e preziosa quando rappresenta un evento storico particolare, quando è ancora intatta e fa parte delle tirature limitate.
Elementi che insomma, nel corso degli anni, possono contribuire a far lievitare abbondantemente la valutazione dell’esemplare in questione. Chiaramente non si tratta di verità assolute, nel senso che non sempre determinati elementi possono portare a cifre incredibili, ma è vero che la valutazione di una moneta parte quasi sempre da li.
Un fattore importante è rappresentato dalla possibilità di errori di conio, difetti insomma, o magari di versioni di prova, di quelle coniate per pura sperimentazione in certo senso.
La moneta dei ricordi: la vecchia 100 lire Minerva, un pezzo unico dal valore incredibile
Partendo quindi dall’eventualità della messa in circolazione volontaria o meno di un esemplare inizialmente concepito come “di prova”, possiamo confrontarci con una serie di monete che hanno letteralmente lasciato a bocca aperta i collezionisti, per quelle che sono poi diventate le proprie valutazioni.
Numeri incredibili, qualcosa di inimmaginabile insomma. In particolare possiamo citare la moneta da 100 lire definita Minerva, per le immagini riportate per l’appunto sulle stesse facciate dell’esemplare.
Pochissimi gli esemplari in circolazione, chiaramente destinati al mercato dei collezionisti, l’unica caratteristica davvero importante, quella principale, cioè l’appartenenza alla categoria delle monete per cosi dire sperimentali.
Un fior di conio di questa particolare versione della 100 lire, dunque perfettamente conservata, può valere oggi la bellezza di 200mila euro, una cifra assolutamente impensabile soltanto pochi anni fa. I collezionisti ad oggi sono chiaramente proiettati a comprendere quanto questa valutazione possa essere effettivamente fedele ai tratti della moneta stessa.
Attenzione: se possiedi questo tipo di moneta, non esaltarti! Ricorda che la moneta deve essere sempre valutata prima da un esperto.
In realtà, la moneta il cui valore attuale è di ben 200.000 euro, è la 100 lire Minerva di prova.
Cosa significa questo? Si tratta di una moneta di prova coniata nel 1954 e dichiarata non da collezione. Proprio per questo motivo il suo valore è elevato. Come si può riconoscere la 100 lire Minerva di prova? Come capire se siamo i fortunatissimi in suo possesso?
La moneta riporta la scritta “prova” in basso a destra dal lato del suo rovescio. La data impressa è quella del 1954. La 100 lire Minerva di prova vale moltissimo per la sua originalità: è stata infatti la prima moneta da 100 Lire coniata nella storia. Fu immessa sul mercato nel 1955.