Andrea Casaril, il medico che asporta la Tiroide senza lasciare cicatrici sul collo
Per anni, chiunque si sia sottoposto a un intervento alla tiroide ha dovuto fare i conti non solo con il decorso post-operatorio e la guarigione, ma anche con una cicatrice ben visibile sul collo, spesso percepita come un segno indelebile difficile da accettare, soprattutto per motivi estetici e psicologici. Ma oggi, grazie al progresso della chirurgia mininvasiva, è possibile affrontare questa delicata operazione senza più lasciare tracce evidenti sulla pelle.
Una vera rivoluzione medica arriva con la tecnica Trans-Oral Endoscopic Thyroidectomy Vestibular Approach (T.O.E.T.V.A.), una procedura innovativa che permette di rimuovere noduli tiroidei, tumori benigni e maligni, senza effettuare alcun taglio esterno visibile. L’intervento viene eseguito completamente dall’interno della bocca, attraverso un accesso praticato nel vestibolo orale inferiore, evitando così qualsiasi incisione sul collo. Il risultato? Nessuna cicatrice visibile e un recupero post-operatorio più rapido, con minori fastidi per il paziente.
In Europa, questa tecnica d’avanguardia è stata introdotta con determinazione e competenza dal Dottor Andrea Casaril, uno dei primi specialisti ad adottarla nel contesto ospedaliero. La sua esperienza e la sua attenzione verso l’evoluzione della chirurgia tiroidea hanno attirato l’interesse non solo di numerosi pazienti, ma anche della comunità scientifica internazionale, che osserva con grande attenzione gli sviluppi di questo approccio endoscopico rivoluzionario.
Dal punto di vista clinico, la T.O.E.T.V.A. garantisce la stessa sicurezza ed efficacia della chirurgia tiroidea tradizionale, ma con un impatto estetico pari a zero. È indicata per un’ampia varietà di casi, in particolare nei pazienti giovani, nelle donne e in tutti coloro che considerano la cicatrice sul collo un limite psicologico o sociale.
Nonostante richieda competenze altamente specializzate, strumenti dedicati e una curva di apprendimento non banale, i benefici della tecnica trans-orale sono ormai evidenti: minore trauma chirurgico, riduzione del dolore post-operatorio, assenza di cicatrici e un ritorno più rapido alla vita quotidiana.
La T.O.E.T.V.A. rappresenta dunque il futuro della chirurgia tiroidea: un perfetto connubio tra tecnologia, estetica e sicurezza clinica, che cambia radicalmente l’esperienza del paziente e offre nuove prospettive di cura meno invasive e molto più rispettose della qualità della vita.
Andrea Casaril, dottore, si propone di offrire un servizio di eccellenza in merito alle cure di tipo chirurgico riguardante la tiroide. Questo medico da diversi anni investe il suo tempo e le sue risorse allo scopo di ottenere risultati dal massimo livello, assicurando ai pazienti le migliori cure, come anche i più recenti progressi in tale settore medico-chirurgico.
La sua esperienza e preparazione in materia, la sua affidabilità ed il suo continuo aggiornamento scientifico rappresentano dei presupposti fondamentali, che ne condizionano l’operato.
Questo dottore è il responsabile del servizio di endocrinochirurgia all’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona) ed adotta un metodo innovativo per la cura della tiroide: si tratta del metodo “Toetva”. Dallo scorso giugno ha quindi reso quello di Peschiera del Garda il secondo centro italiano ad adottare l’innovativo metodo, dopo l’ospedale di Circolo Fondazione Macchi di Varese.
Questo sistema è nato in Thailandia per ragioni più di tipo religioso che estetiche, e ad oggi sono 25 i centri ospedalieri nel mondo che la utilizzano, tra questi alcuni si trovano negli USA, due sono in Italia, ed oltre una decina si trovano in Asia.
Casaril rappresenta uno dei due chirurghi italiani che operano per togliere la ghiandola della tiroide passando per il cavo orale, asportandola senza lasciare segni di intervento sul collo. Questo dottore ha assicurato che i pazienti sottoposti a tale intervento non presentano nessun dolore postoperatorio, il che rappresenta un altro grande vantaggio, indiscutibilmente.
Il medico sottolinea che la tecnica trans-orale T.O.E.T.V.A. risulta particolarmente efficace nei casi in cui la tiroide da rimuovere presenti dimensioni contenute, generalmente non superiori ai dieci centimetri. In queste circostanze, l’intervento può essere eseguito in modo sicuro e preciso, garantendo l’eliminazione del tessuto malato senza lasciare alcuna cicatrice visibile esternamente, con tutti i vantaggi estetici e psicologici che ne derivano.
Tuttavia, non tutti i pazienti presentano condizioni ideali per questo tipo di approccio. Quando ci si trova di fronte a ghiandole tiroidee di dimensioni maggiori, a noduli molto estesi o a particolari condizioni anatomiche che non consentono l’accesso trans-orale, il chirurgo deve valutare alternative chirurgiche personalizzate. In questi casi, il medico — esperto in molteplici tecniche operative — adotta metodi mininvasivi differenti, sempre con l’obiettivo di limitare al massimo l’impatto estetico e garantire un decorso post-operatorio rapido e poco traumatico.
Tra queste tecniche alternative rientrano approcci come la chirurgia robotica transascellare o altre metodiche endoscopiche che permettono di operare senza incidere direttamente il collo, utilizzando invece accessi nascosti, ad esempio sotto l’ascella o dietro l’orecchio. L’obiettivo è sempre quello di combinare efficacia clinica, sicurezza del paziente e risultati estetici soddisfacenti, offrendo così soluzioni su misura in base alle caratteristiche cliniche individuali.
Il punto centrale resta il rispetto del benessere del paziente, non solo sotto il profilo della salute, ma anche dal punto di vista psicologico, soprattutto in quei soggetti che vivono la cicatrice visibile come un segno permanente e indesiderato. Grazie alla formazione avanzata e all’esperienza maturata nel campo della chirurgia endocrina, il medico è in grado di proporre percorsi operatori su misura, che tengano conto non solo delle condizioni cliniche, ma anche delle aspettative e delle esigenze estetiche del paziente.
In definitiva, ogni intervento viene valutato con attenzione, scegliendo la tecnica più adatta al singolo caso, con lo scopo di offrire trattamenti sempre meno invasivi, più precisi e visibilmente “invisibili”.