Diritti e doveri

Ultimo avviso dell’INPS: “Blocco della pensione e reversibilità per 2 mesi a chi non presenta questo documento entro il 21 marzo”. Pensionati leggete


blocco pensione senza invio modello red

Per tutti coloro che percepiscono una pensione INPS, c’è un’importante incombenza da non dimenticare: la presentazione del modello RED, ovvero la dichiarazione annuale reddituale. Si tratta di un adempimento essenziale che permette all’INPS di verificare se il beneficiario ha ancora diritto a determinati trattamenti collegati al reddito, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali o altri bonus assistenziali. Una semplice dimenticanza può però costare molto cara: in caso di mancata trasmissione, l’Istituto può sospendere temporaneamente il pagamento della pensione, anche per più mesi consecutivi.

Ma cos’è esattamente il modello RED? Si tratta di una dichiarazione sostitutiva con la quale il pensionato comunica all’INPS i propri redditi annuali e, in alcuni casi, anche quelli del coniuge o di altri familiari conviventi. L’obiettivo è consentire all’Istituto di valutare con precisione se sussistono ancora le condizioni economiche necessarie per continuare a erogare alcune prestazioni accessorie collegate alla pensione. Questo modulo non va confuso con il 730 o il modello Unico: anche chi è esente da obblighi fiscali o non ha presentato dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate può comunque essere chiamato a trasmettere il RED.

La mancata presentazione nei tempi richiesti comporta conseguenze molto concrete: l’INPS può decidere di bloccare totalmente o parzialmente l’erogazione dell’assegno pensionistico. Questo blocco può durare da due fino a sei mesi, a seconda della natura del reddito non dichiarato o della categoria di prestazione percepita. In alcuni casi, si rischia anche di dover restituire somme indebitamente percepite nell’anno precedente, qualora emergano difformità tra quanto dichiarato e quanto effettivamente incassato.

È bene ricordare che non tutti i pensionati sono obbligati ogni anno a presentare il RED: l’INPS invia comunicazioni mirate, richiedendo il modello solo a coloro per cui è necessario effettuare aggiornamenti o verifiche. Tuttavia, ignorare o dimenticare questa richiesta può portare a problemi gravi nella gestione del proprio reddito da pensione.

La presentazione del modello RED può avvenire tramite vari canali: direttamente online accedendo al sito INPS con SPID, CNS o CIE, oppure tramite i patronati e i CAF, che offrono supporto gratuito nella compilazione. È quindi fondamentale prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali dell’INPS, controllare regolarmente la propria area riservata online, oppure rivolgersi a un centro di assistenza fiscale di fiducia per evitare sanzioni o sospensioni.

Modulo non spedito all’INPS ? Ecco cosa accade ora

Chi ha dimenticato di adempiere alla scadenza del 28 febbraio 2022 rischia di vedersi bloccare la pensione per ben due mesi. Il 28 febbraio è stata la data entro e non oltre la quale bisognava adempiere all’aggiornamento della propria condizione reddituale tramite modulo RED.

Per coloro i quali, invece, oltre al trattamento pensionistico non ricevono altre agevolazioni, hanno il solo dovere di fornire una comunicazione dei redditi dell’anno precedente.

Chi invece dovesse mancare di compilazione ed invio del RED entro fine febbraio, riceverà una lettera di sollecito da parte dell’INPS, spiega direttamente l’ente.

Un sollecito al quale è bene rispondere. Se anche dopo tale richiamo non si presenta l’aggiornamento dei dati reddituali, scatterà la sospensione temporanea dei pagamenti. Chi non risponde neanche ai solleciti relativi al modello RED del 2020, subirà la revoca definitiva delle prestazioni economiche relative al reddito.

Per venire in contro ai pensionati distratti, l’INPS ha deciso di concedere ancora un  po di tempo e in un messaggio pubblicato sul sito, avverte che entro il 21 Marzo sarà ancora possibile inviare quanto richiesto. Affrettatevi cari pensionati, se non volete perdere la vostra pensione o reversiblità.

Come inviare il modello Red?

Modulo non spedito all’INPS ecco perché rischi di perdere la pensione

Per onorare tale obbligo è necessario inviare il modello RED tramite Caf, contact center o servizi online.

Nello specifico:

  • Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164164 da rete mobile;
  • CAF e altri soggetti abilitati convenzionati con l’INPS;
  • strutture territoriali INPS.

Quali pensionati sono obbligati a presentare il modello Red?

Sono tenuti al Red i pensionati che percepiscono prestazioni collegate all’ammontare dei redditi da questi posseduti e, in alcuni casi, dal coniuge e dai figli. Si tratta, in particolare, delle prestazioni assistenziali (assegno sociale, trattamenti erogati in favore degli invalidi civili, maggiorazioni sociali) e di alcuni trattamenti a carattere previdenziale tra cui l’integrazione al trattamento minimo, l’assegno ordinario di invalidità e la pensione ai superstiti.

In conclusione, la dichiarazione RED non è un passaggio burocratico secondario, ma uno strumento indispensabile per garantire la regolarità dell’erogazione pensionistica. Una dimenticanza può significare il blocco della pensione, con evidenti difficoltà per chi vive esclusivamente di quell’entrata mensile. Meglio quindi prevenire, mantenendo sempre aggiornate le comunicazioni con l’INPS, per non trovarsi in situazioni spiacevoli dovute a un semplice, ma costoso, errore di distrazione.