Coronavirus

“Quarantena a singhiozzo fino al 2022 e ritorni periodici del covid fino al 2024”: ipotesi degli scienziati


Cosa ci aspetterà nei prossimi mesi? Cosa nei prossimi anni? Quando usciremo fuori da questa situazione di grande disagio? Queste le domande che tutti si pongono e tutti vorremmo risposte reali; al momento nessuno può sapere cosà accadrà, si possono fare solo ipotesi che derivano da studi condotti da esperti.

Gli studi matematici confermano che il covid non sparirà prima del 2024

Sono tanti gli scenari allo studio ma tutto dipenderà dalla durata dell’immunità.

Una ricerca pubblicata su Science dalla Scuola di salute pubblica T. H. Chan dell’Università di Harvard avanza l’ipotesi che in assenza di farmaci e di vaccini davvero efficaci, dovremmo adottare misure di distanziamento sociale a singhiozzo fino al 2022 e ritorni periodici del coronavirus fino al 2025.

Da diverse simulazioni, emerge che, quando saranno allentate le misure di restrizione, si assisterà nuovamente una lieve impennata, nonostante l’arrivo del vaccino che non tutti accetteranno di fare.

Sui calcoli incombe, tuttavia, l’incognita della durata della protezione conferita dagli anticorpi anti-Covid19, motivo per cui i ricercatori sottolineano la necessità di fare urgentemente degli studi sierologici sulla popolazione.

Secondo gli scienziati, il Covid si differenzia dalla precedente infezione da Sars Covid-1 proprio perchè è difficile sradicarla: secondo gli esperti, il nuovo coronavirus continuerà a circolare stagionalmente, come i virus influenzali.

Per affermare tutto ciò, sono stati elaborati modelli matematici, guidati dall’ ‘immunologo Stephen Kissler e dai  suoi collaboratori, volti a calcolare le dinamiche del contagio nei prossimi cinque anni e si sa, la matematica non sbaglia mai.

Tutte le simulazioni mostrano che il contagio rischia di riprendere non appena vengono allentate le restrizioni. Se questo accade per esempio in autunno, quando la trasmissibilità del virus è maggiore, si prevede un’ondata di contagi invernale sovrapponibile alla consueta stagione influenzale, col rischio di sovraccaricare il sistema sanitario.

Un altro possibile scenario potrebbe vedere un ulteriore impennata a fine 2024. Secondo gli autori dello studio, in assenza di farmaci e vaccini davvero efficaci, la sorveglianza e il distanziamento sociale potrebbero dover essere mantenuti fino al 2022 per dare tempo agli ospedali di attrezzarsi e per raggiungere una buona immunità di popolazione.

 

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