Quanto sono efficaci Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson contro la variante indiana (Delta)? Ecco la verità
Mentre la variante Delta del coronavirus mette in difficoltà la Gran Bretagna, con 15.810 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, raccomanda di vaccinarsi il prima possibile perchè la variante Delta, oltre ad essere molto aggressiva, è molto contagiosa.
Ecco cosa sappiamo a oggi della protezione dei vaccini contro la variante Delta: quanto sono efficaci Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson, e quando proteggono davvero.
I vaccini attualmente in circolazione sono infatti in grado di prevenire la malattia, a patto che si abbia concluso il ciclo vaccinale.
Per ora, la variante più diffusa in Italia resta l’Alfa, al 74,9%, ma la Delta è salita al 16,8%. Secondo il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, la situazione è migliorata: è infatti il sesto giorno di fila in cui si registrano meno di 1000 contagi. Ma i diversi focolai della variante Delta devono essere arginati portando avanti il tracciamento e completando il ciclo vaccinale il più in fretta possibile.
Chi è vaccinato o ha intenzione di fare il vaccino contro il Covid può stare tranquillo: i vaccini sviluppati e approvati finora sono validi anche contro le varianti più pericolose.
Un recente studio condotto dall’Università di Oxford ha fornito importanti conferme sull’efficacia dei vaccini Pfizer e AstraZeneca contro la variante Delta del coronavirus. I risultati della ricerca indicano chiaramente che entrambi i vaccini continuano a garantire una protezione significativa, soprattutto nei confronti delle forme sintomatiche o gravi della malattia causata da questa variante altamente contagiosa.
La variante Delta, inizialmente identificata in India, ha rapidamente preso piede in tutto il mondo, destando preoccupazione per la sua capacità di diffondersi più velocemente rispetto ad altre varianti precedenti. Tuttavia, i dati raccolti da Oxford offrono un quadro rassicurante: dopo la somministrazione di due dosi, sia il vaccino a mRNA di Pfizer sia quello a vettore virale di AstraZeneca sono risultati molto efficaci nel ridurre la possibilità di contrarre il virus in forma grave, limitando così i ricoveri ospedalieri e i decessi.
In particolare, lo studio ha sottolineato che, nonostante una lieve riduzione dell’efficacia complessiva nel prevenire i contagi rispetto alle varianti precedenti, la protezione contro le complicazioni cliniche rimane alta. Questo significa che anche in presenza di infezione, la probabilità che la malattia evolva in maniera grave è drasticamente inferiore tra i soggetti vaccinati.
I ricercatori hanno anche evidenziato l’importanza di completare il ciclo vaccinale, cioè ricevere entrambe le dosi, per ottenere il massimo della protezione. I dati suggeriscono che una sola dose offre una difesa parziale, ma non sufficiente contro la variante Delta, mentre con la seconda dose si raggiungono livelli ottimali di immunità.
Queste scoperte rafforzano la posizione delle autorità sanitarie internazionali che continuano a raccomandare la vaccinazione come strumento fondamentale per il contenimento della pandemia. Lo studio dell’Università di Oxford rappresenta quindi un punto di riferimento importante per valutare l’efficacia dei vaccini nel contesto attuale, fornendo una base solida per le campagne vaccinali in corso in tutto il mondo.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Cell, ha analizzato la capacità degli anticorpi delle persone vaccinate con vaccino a due dosi di neutralizzare le varianti altamente contagiose Delta e Kappa, sottotipi della variante indiana.
Di recente un’analisi della Sanità pubblica inglese (PHE) ha mostrato che i vaccini prodotti da Pfizer e AstraZeneca offrono una protezione di oltre il 90% contro forme gravi della variante Delta che richiedono l’ospedalizzazione.
Vaccino Pfizer e AstraZeneca proteggono da variante Delta
Nel dettaglio i risultati dello studio dicono che con una dose di vaccino AstraZeneca si è protetti al 71% da forme gravi di variante Delta e al 92% dopo due dosi.
Il vaccino Pfizer è risultato efficace al 94% nel prevenire il ricovero in ospedale dopo la prima dose e al 96% dopo due dosi.
Ciò non significa che chi è vaccinato non può prendere la variante Delta, ma che il vaccino è una protezione efficace contro il pericolo di contrarre l’infezione sintomatica o di finire in ospedale.
Per quanto riguarda l’efficacia del vaccino monodose Johnson & Johnson contro la variante Delta, al momento non ci sono evidenze scientifiche altrettanto valide. I pochi studi effettuati finora indicano che il vaccino J&J protegge ma è in qualche modo meno efficace di Pfizer, Moderna e AstraZeneca.