CoronavirusCuriosità

Per dire quando l’Italia sarà effettivamente al sicuro dal coronavirus, bisogna considerare il cosiddetto “R con zero”. Il Pofessor Lopalco ci spiega cosa vuol dire


Il professor Luigi Lopalco, ha spiegato con quale parametro si può misurare il tasso di contagiosità del virus, metodo indispensabile per dire con effettiva sicurezza quando saremo salvi dal Coronavirus.
Prima delle misure restrittive, in Lombardia si era arrivati ad avere R0=4: cioè una persona ne infettava altre quattro. Cerchiamo di capire che cosa significa.

Liberi dal Coronavirus solo con R con 0

Per dire quando l’Italia sarà effettivamente al sicuro dal coronavirus, bisogna considerare il cosiddetto “R con zero” (R0), ovvero il tasso di contagiosità del virus. A spiegarlo è l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, secondo il quale bisognerà aspettare che “l’indice di contagio sia inferiore a uno, cioè quando una persona positiva avrà la potenzialità di infettare meno di un’altra persona. E’ però difficile dire ora quando ciò accadrà”.

Sulla teoria di “R con zero” , spiega l’esperto “ci sono ancora troppe incognite e sarà necessaria ancora qualche settimana si sorveglianza stretta dei casi”. L’interruzione dell’epidemia, chiarisce Lopalco, “si ha quando l’indice di trasmissione definito ‘R con zero’ è al di sotto di 1. Ciò si evince da diversi parametri a partire dal numero dei casi e dalla stima della quota di persone che possono contrarre ancora la malattia rispetto a chi ha invece sviluppato gli anticorpi”.

Ci sono troppe incognite ed è molto difficile – avverte – poter dire quando raggiungeremo il valore R con zero inferiore ad 1. Molto dipende dall’andamento dell’epidemia in Lombardia e speriamo che non ci sia un ulteriore aumento dei casi a Milano. Al momento, cioè, ci sono troppe incognite“.

Prima dell’introduzione delle misure restrittive, in Lombardia si era arrivati anche a un valore di R0=4, cioé una persona (positiva) ne infettava altre quattro.

“Estrema cautela con i dati sui contagi. C’è un rallentamento che ci fa ben sperare, ma è necessaria estrema cautela prima di poter dire che abbiamo svoltato. La diffusione di un giorno è quella che in realtà risale ai contagi di almeno una settimana prima, quindi prima di pronunciarsi bisogna essere certi che il trend si stabilizzi”.

Potrebbero aprirsi nuovi focolai” ma con certezza si può affermare che “le misure adottate stanno dando i loro frutti, ma al momento non si può dire quando si avrà un calo dei casi giornalieri perché potrebbero aprirsi nuovi focolai, così come – conclude – anche il cosiddetto picco è un concetto astratto e abbastanza relativo”.


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