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Il Presidente dell’INPS Tridico, si fa aumentare lo stipendio, passando da 5 mila euro al mese a 12.000 più arretrati!


La notizia che è balzata su tutti i giornali e tv, destando molto scalpore, è la richiesta di aumento dello stipendio del Presidente dell’INPS Pasquale Tridico che passerebbe da 5.000 euro al mese a 12.000 euro, richiedendo anche gli arretrati!

Un sostanzioso aumento, insomma, un raddoppio, con effetto retroattivo, sancito dal decreto interministeriale firmato lo scorso 7 agosto dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. Tridico è in carica da maggio del 2019: ora gli spetterebbe quindi la differenza anche dei mesi passati.

Tridico e il raddoppio dello stipendio in tempo di crisi

Ad affrontare la questione dello scandalo INPS, che ha come protagonista il Presidente Pasquale Tridico, è stato anche il programma di Nicola Porro in onda su Rete 4, che ha accolto in collegamento vari ospiti.

Se pur risulta del tutto lecito incrementare lo stipendio di un presidente che gestisce un ente nazionale, così grande e di grande importanza, assumendosi grosse responsabilità, è anche vero che, farlo in questo momento di crisi post lockdown, è davvero inammissibile, sleale ed ingiusto, considerando che la stessa INPS non ha ancora versato agli italiani tutti i soldi per la cassa integrazione e bonus vari.

Sui social pertanto è scoppiata una vera guerra, accuse contro un Presidente che avrebbe dovuto attendere del tempo prima di incrementare le sue entrate, ricordando piuttosto di accelerare i procedimenti per fornire i soldi agli italiani che spesso non hanno soldi per comprare del cibo, per garantirsi una vita dignitosa, in attesa dei sussidi statali e in balia della mancanza di lavoro!

A comunicare il suo aumento di stipendio che è passato da 62.000 euro a 150.000 euro all’anno, è Repubblica, che sottolinea anche come lo stesso stipendio a 150 mila euro annuali sia riconosciuto anche al presidente dell’Inail. Ai vicepresidenti dei due istituti, invece, spettano 40 mila euro all’anno, che possono salire fino a 60 mila se hanno delle deleghe.

I consiglieri di amministrazione hanno invece diritto a un compenso di 23 mila euro ciascuno. Come anticipato, l’aumento avrà effetto retroattivo “con decorrenza dalla data di nomina del Presidente, del Vice Presidente e dei consiglieri di amministrazione Inps e di Inail“. Tridico è in carica da maggio del 2019: ora gli spetterebbe quindi la differenza anche dei mesi scorsi, per un totale che si aggira intorno ai 100 mila euro. A quando riporta Repubblica, il Cda avrebbe deciso per l’aumento durante una riunione nel pieno del lockdown, passando poi la palla a Catalfo.

Come detto, quando venne nominato, Tridico (che all’inizio del mandato ebbe anche una breve coabitazione con il vicepresidente Adriano Morrone) percepiva 62 mila euro. Ora il suo compenso è aumentato del 50% rispetto al predecessore Tito Boeri. I revisori però vogliono vederci chiaro. Lo scorso 10 settembre hanno messo a verbale un’istanza di chiarimento, che avrebbe nel mirino non tanto l’aumento in sé quanto più la clausola di retroattività.

Subito sono scoppiate le polemiche e il leader della Lega, Matteo Salvini, ha chiesto le dimissioni del presidente Inps. “Non ho parole. Invece di aumentarsi lo stipendio, prima paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi. Poi chieda scusa e si dimetta”.


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