Il 22 Ottobre si festeggia Giovanni Paolo II: se reciti questa preghiera accoglierà le tue richieste oggi stesso
Giovanni Paolo II – 22 ottobre: una celebrazione di fede e speranza

Il 22 ottobre si celebra la memoria liturgica di Giovanni Paolo II, un pontefice che ha segnato la storia della Chiesa e del mondo con il suo coraggio, la sua misericordia e la ferma fiducia in Dio. In questo giorno speciale, molti fedeli si rivolgono a lui con affetto e speranza, confidando nella sua intercessione per ricevere grazie e accompagnamento spirituale. Recitare una preghiera dedicata a Giovanni Paolo II in questa occasione è un gesto di devozione e fiducia: è un modo per aprire il proprio cuore e affidare a Dio, per mezzo del suo beato servitore, una richiesta, un bisogno, una speranza.
La figura di Giovanni Paolo II: testimone della speranza
Karol Wojtyła – questo il nome all’anagrafe – è stato eletto papa nel 1978 e ha guidato la Chiesa fino al 2005. Con il motto “Totus Tuus”, ha offerto la sua vita alla Vergine Maria, affidando a lei ogni momento del suo ministero. (Wikipedia)
Durante il suo pontificato ha viaggiato in ogni continente, ha incoraggiato il dialogo tra le religioni e ha incarnato l’idea di una Chiesa vicina ai giovani, ai malati, agli esclusi. Per milioni di persone è stato una luce in un mondo turbato da guerre, divisioni e paure. Oggi molti fedeli lo riconoscono come intercessore potente e prezioso.
Perché recitare una preghiera oggi
Il giorno della sua festa liturgica – il 22 ottobre – offre un momento privilegiato per rivolgersi a Giovanni Paolo II con cuore aperto. È un’occasione per ricordare la sua testimonianza di vita, rivivere i valori che ha incarnato (fede, speranza, carità) e affidare le proprie richieste a Dio per sua intercessione.
Molti devoti credono che recitare una preghiera in questa data con fede sincera possa portare ascolto e consolazione. In questo senso, non si tratta di formule magiche, ma di un atto di fiducia: scegliere di aprire il proprio cuore e affidarGli un desiderio, un timore o un sogno. È come consegnare un messaggio in cui si chiede, con umiltà, di essere accompagnati.
La preghiera per ottenere grazie per intercessione
O Trinità Santa, ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa san Giovanni Paolo II e per aver fatto risplendere in lui la tenerezza della tua paternità, la gloria della Croce di Cristo e lo splendore dello Spirito d’amore. Egli, confidando totalmente nella tua infinita misericordia e nella materna intercessione di Maria, ci ha dato un’immagine viva di Gesù Buon Pastore e ci ha indicato la santità come misura alta della vita cristiana ordinaria. Concedici, per sua intercessione, secondo la tua volontà, la grazia che imploriamo. Amen.
Nel momento in cui la recitiamo, possiamo aggiungere nel silenzio del nostro cuore la richiesta personale: quella grazia particolare che desideriamo ottenere, che sia la guarigione di una ferita, il superamento di una prova, o la forza di vivere con serenità la nostra esistenza.
Come pregare con intensità
- Trova un momento di silenzio: possibilmente al mattino o alla sera, quando puoi raccoglierti.
- Rivolgiti a Dio con un cuore aperto, menzionando san Giovanni Paolo II come intercessore.
- Pronuncia lentamente la preghiera, soffermandoti sulle parole e lasciando che toccano il tuo spirito.
- Aggiungi la tua richiesta personale – spiega brevemente a Dio ciò che desideri, con fiducia e umiltà.
- Offri il rendimento di grazie, ringraziando per ogni donato e per ogni favore ricevuto.
- Concludi nella fiducia, con un «San Giovanni Paolo II, prega per noi» e l’invocazione al Padre.
Quali grazie chiedere?

Le richieste possono riguardare vari ambiti della vita:
- Spirituale: desiderio di conversione, ricerca di Dio, maggiore fedeltà alla preghiera.
- Familiare: pace nei rapporti, armonia tra genitori e figli, superamento di conflitti.
- Personale: salute, lavoro, prova interiore, decisioni importanti.
- Missione di vita: chiedere il coraggio per vivere la propria vocazione, l’impegno sociale, la testimonianza cristiana.
Indipendentemente dal tipo di grazia, ciò che conta è l’atteggiamento: chiedere non con arroganza, ma con cuore umile e fiducioso.
Perché “oggi stesso”?
Il richiamo a “oggi stesso” non significa una formula magica o automatica, bensì l’invito a vivere il presente con consapevolezza e apertura. Recitare questa preghiera nel giorno della festa significa entrare in sintonia con la memoria e l’intercessione del santo. Potrebbe nascere una conversione interiore, una speranza ritrovata, oppure la percezione di una risposta che arriva in modo diverso da quanto previsto. In ogni caso, si è aperti al dono di Dio e alla sua orizzonte di salvezza.
Conclusione
Il 22 ottobre rappresenta un momento speciale per rinnovare la nostra fede e affidarci all’intercessione di san Giovanni Paolo II. Recitare la preghiera con sincerità, affidando i nostri desideri più veri, ci mette in condizione di accogliere ciò che Dio vuole donare attraverso l’amore di Cristo e la testimonianza del santo. Affidiamoci con fiducia, sapendo che «non abbiate paura» era per lui un messaggio vivo per ognuno di noi.
San Giovanni Paolo II, prega per noi.
