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Codogno: torna la paura. Riaperto l’ospedale, dopo 100 giorni di chiusura, per sospetti casi di Covid-19


Sono ormai trascorsi 100 giorni da quando a Codogno era stato registrato il primo caso e l’ospedale Covid era stato chiuso. Nell’ospedale del centro lombardo, appena riaperto dopo la chiusura dello scorso 21 febbraio, ha fatto il suo ingresso questa mattina un paziente con sintomi riconducibili al Covid-19.

Il paziente dopo l’arrivo è stato instradato su un percorso dedicato che lo isola dagli altri malati, in attesa delle verifiche sul suo stato di salute.

Ma da questa mattina sono giunti sette  cittadini per problematiche simili al Coronavirus e ora si aspettano accertamenti. Il protocollo starebbe scattato, stando a quanto emerge, da un’ecografia polmonare che avrebbe mostrato un quadro compatibile con l’infezione. Si attende il tampone per la conferma.

Come ricordate, Codogno è il paese in cui, alla fine di febbraio fu ricoverato il ‘paziente uno’, il 38enne Mattia Maestri a cui per primo è stata diagnosticata l’infezione da Sars-Cov-2, e che aveva costretto a chiudere di fretta il pronto soccorso per evitare che il virus si diffondesse ulteriormente.

Fu la prima misura a cui hanno fatto seguito le zone rosse, il lockdown e tutto ciò che è accaduto nei tre mesi successi. Ora il pronto soccorso è tornato accessibile a tutti dopo oltre 100 giorni. Strettissime le misure di sicurezza, per cui gli esperti stanno completando l’organizzazione, per il contenimento della diffusione del contagio. Il protocollo di sicurezza è scattato forse prima di quanto gli stessi sanitari si potessero attendere, a poche ore dalla ripresa del servizio.


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