Diritti e doveri

Cattive notizie per i percettori di Reddito di Cittadinanza: cambia l’importo, ma non per tutti


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Grosse novità in vista per i percettori di Reddito di Cittadinanza: l’importo, nel corso del 2022 cambierà.

Il Decreto legislativo 147 del 2017, insieme al reddito di inclusione, ha introdotto il Sistema Informativo Unitario dei Servizi sociali (SIUSS). Questo sistema rappresenta una vera e propria banca dati che permette di monitorare i sistemi informativi sanitari, del lavoro e delle politiche sociali, per consentire il corretto coordinamento delle politiche sociali pubbliche.

Il SIUSS raccoglie le informazioni di ogni cittadino, informazioni che vengono a loro volta gestiti dall’INPS e dal Ministero del Lavoro, e potranno esaminare tramite questo sistema anche il nostro ISEE.

Abbiamo spiegato tutto ciò per arrivare al nocciolo della situazione: nel 2022 l’importo del Reddito di Cittadinanza cambierà.

Perchè cambia l’importo del reddito di cittadinanza?

Con il messaggio 1244 del 2022 dall’INPS saranno introdotti due nuovi criteri di calcolo del reddito di cittadinanza.

Nel messaggio si legge che saranno inseriti nel SIUSS altre due tipologie di misure erogate da Enti Pubblici. Si tratta dei contributi economici per gli affitti erogati dai Comuni e le misure di sostegno economico delle Province autonome con finalità analoghe al reddito di cittadinanza.

L’aggiunta di queste due nuove categorie è necessaria secondo l’INPS per aggiornare e adeguare il calcolo del reddito di cittadinanza e modulare pertanto l’importo da versare.

L’INPS pertanto ci tiene a chiarire una cosa fondamentale: il bonus affitto erogato dal proprio comune non può essere cumulabile con il Reddito di cittadinanza. In sostanza, tutti coloro che durante la richiesta del reddito di cittadinanza, hanno dichiarato di vivere in una casa in affitto, hanno ricevuto dall’Inps una maggiorazione dell’importo di 250 euro.

Da questo momento in poi, pertanto, chi riceverà dal comune un sostegno economico dell’affitto, perderà una piccola quota dall’importo del reddito di cittadinanza.

I Comuni dovranno quindi inviare tempestivamente al sistema centralizzato le date di inizio e poi di fine erogazione del contributo e il relativo importo, partendo dal 2021. I contributi non finanziati dal Fondo nazionale a sostegno delle locazioni rientreranno, invece, nella vecchia categoria del SUISS. E rimarranno cumulabili con il reddito di cittadinanza.

Questo medesimo messaggio è riferito anche alle Province autonome, Trento e Bolzano, che erogano sussidi molto simili al reddito di cittadinanza in favore dei loro abitanti. Queste misure sono adottate e finanziate secondo i propri ordinamenti dalle Province autonome. Vengono comunicate al Ministero del Lavoro perché non siano computate per l’accesso, la quantificazione e il mantenimento del reddito di cittadinanza. Le Province autonome dovranno trasmettere al SIUSS le informazioni riguardanti queste misure cominciando dal 2022 e in questo molto l’ente previdenziale, potrà erogare l’importo dovuto.

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