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Caso Pipitone: «Ha fatto nomi e cognomi dei rapitori. Potrebbero scattare gli arresti», svolta improvvisa raccontata a Pomeriggio 5


Oggi, nel programma pomeridiano condotto da Barbara D’Urso, si è tornati a parlare del caso di Denise, la bimba scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo. Gli inquirenti stanno continuando a cercare la verità, capire se Denise e viva o morta e sarebbero molto vicini a capire chi sono i responsabili di tutto ciò.

Alcuni giorni fa, un uomo ha inviato una lettera all’Avvocato della famiglia Pipitone e nell’anonimato, ha riferito di sapere cosa è successo quel 1° Settembre in cui Denise sparì. Per paura, per 17 anni non ha mai parlato.

Ora arriva una svolta. Finalmente ci saranno dei colpevoli a questo rapimento e si aprirà la strada che condurrà a Denise.

Nella trasmissione, era in collegamento, la criminologa Anna Vagli che dà un’ultima ora.

«L’anonimo è uscito allo scoperto – spiega la criminologa – sappiamo che è un uomo che si è recato nello studio dell’avvocato Frazzitta e ha raccontato quello che sarebbe accaduto dopo il sequestro di Denise Pipitone. Lui mentre circolava si è trovato all’incrocio tra via Salemi e via della Pace, a poca distanza dalla casa di Piera Maggio. La sua auto si sarebbe accostata ad un’altra auto in cui avrebbe visto Denise Pipitone e altre tre persone che lui avrebbe riconosciuto. Non sappiamo le identità, ma ha indicato nomi e cognomi. Verosimilmente uomini, ma questo non lo sappiamo con certezza. Sono tre persone conosciute, per questo non avrebbe parlato per 17 anni».

Conclude la criminologa: «L’anonimo adesso vive a Trapani, però conoscerebbe queste persone. Si pensa che andrà nell’immediatezza in Procura e potrebbero scattare anche gli arresti, secondo quanto detto dalla pm Angioni. Siamo vicini».

“La bambina piangeva e gridava mamma, mamma!”. E’ quanto avrebbe confermato l’autore anonimo che ora ha un nome e un volto. L’appello a non rimanere in silenzio era stato lanciato anche dalle autorità.

Ricordiamo che attualmente nel registro degli indagati ci sono Anna Corona e Della Valle. La donna ha sempre sostenuto che, quando avvenne il sequestro di Denise era al lavoro, ma dagli accertamenti emerse che in realtà si sarebbe allontana dall’albergo di cui era dipendente. Adesso una collega di lavoro, Francesca Adamo, ha confermato di avere firmato lei il registro presenze, il cui orario d’uscita segnava le 15:30. Questo confermerebbe che la donna ( Anna Corona) sta mentendo e sta nascondendo qualcosa, poichè l’orario di uscita anticipata da lavoro coinciderebbe con l’ora del rapimento.


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