Analisi del sangue: i medici avvertono, 3 errori da NON fare mai il giorno prima e il giorno stesso – falsano i risultati!”

Fare le analisi del sangue è uno dei gesti di prevenzione più importanti per controllare la salute e individuare in tempo eventuali problemi. Tuttavia, molti non sanno che anche le abitudini del giorno prima e del giorno stesso del prelievo possono influire pesantemente sui risultati. Basta poco — un caffè al momento sbagliato, una cena troppo abbondante o un po’ di movimento in più — per alterare i valori e far credere al medico che ci sia qualcosa che non va.
I laboratori analizzano parametri delicatissimi, e ogni piccola variazione nelle nostre abitudini può falsare i dati. Per questo i medici raccomandano attenzione: ci sono tre errori comuni che quasi tutti commettono, spesso senza saperlo, e che possono compromettere la precisione degli esami.
1. Mangiare (o digiunare troppo) prima del prelievo
Il primo errore riguarda l’alimentazione. Molti pensano che, per “ripulire” il sangue, basti digiunare a lungo prima del prelievo, ma non è così. Al contrario, un digiuno eccessivo — superiore alle 12 ore — può alterare i livelli di glucosio, trigliceridi e cortisolo, falsando i risultati.
La regola corretta è semplice: non mangiare per almeno 8 ore prima del prelievo, ma evitare di superare le 12. Ciò significa che, se hai l’appuntamento alle 8 del mattino, puoi cenare normalmente la sera prima, purché la cena sia leggera e bilanciata.
Ecco cosa evitare la sera precedente:
- cibi molto grassi o fritti;
- dolci, dessert o bevande zuccherate;
- alcolici, anche un semplice bicchiere di vino;
- salumi o formaggi stagionati.
Questi alimenti possono far salire temporaneamente i livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia, simulando una condizione patologica inesistente.
Meglio optare per una cena semplice: un secondo leggero, verdure cotte e un po’ di pane integrale.
Altro errore opposto, ma altrettanto grave: non cenare affatto. Il digiuno prolungato spinge il corpo a rilasciare ormoni di stress (come adrenalina e cortisolo), che alterano diversi valori, tra cui la glicemia e il colesterolo “buono” HDL.
2. Fare attività fisica o sforzi intensi
Il secondo errore più diffuso è quello di fare attività fisica intensa il giorno prima o la mattina del prelievo. Anche solo una corsetta o una sessione di palestra può modificare alcuni parametri del sangue.
Durante lo sforzo, i muscoli rilasciano enzimi e proteine che alterano la concentrazione di sostanze come creatina, lattato e transaminasi, e fanno apparire il sangue “più denso”.
Inoltre, l’attività fisica può innalzare temporaneamente la pressione arteriosa e i livelli di zucchero, simulando uno stato di stress metabolico.
I medici consigliano di evitare allenamenti, camminate veloci o lavori pesanti nelle 24 ore precedenti al prelievo.
La stessa regola vale per il giorno del prelievo: se la struttura è lontana, evita di andarci a piedi in fretta o di salire troppe scale. È importante arrivare al laboratorio rilassati e sedersi almeno 10-15 minuti prima del prelievo per permettere al corpo di stabilizzarsi.
Un altro aspetto poco conosciuto riguarda il massaggio o i trattamenti fisioterapici: anche questi possono alterare i valori degli enzimi muscolari e far sembrare che ci sia un’infiammazione o una sofferenza muscolare.
3. Caffè, fumo e farmaci: i “falsatori” silenziosi
Il terzo errore è legato alle abitudini quotidiane che molti faticano a sospendere, anche per un giorno. Ma caffè, sigarette e alcuni farmaci possono modificare in modo significativo i risultati delle analisi.
☕ Il caffè
Bere caffè prima del prelievo, anche senza zucchero, è un errore comune. La caffeina stimola la produzione di adrenalina e aumenta temporaneamente la glicemia e la pressione sanguigna. Se il tuo esame include la misurazione della glicemia o del colesterolo, il caffè può alterarne i valori.
La regola: solo acqua prima del prelievo. Niente tè, succhi o tisane.
🚬 Il fumo
Fumare prima del prelievo aumenta i livelli di monossido di carbonio nel sangue, riduce l’ossigenazione e può alterare i parametri dell’emoglobina e dei globuli rossi.
Per risultati accurati, è consigliato non fumare per almeno due ore prima del prelievo.
💊 I farmaci
Alcuni farmaci, come quelli per la pressione, gli ormoni tiroidei o gli antinfiammatori, possono influenzare diversi esami. Non sospendere mai un medicinale senza il parere del medico, ma informalo sempre su cosa assumi: potrebbe consigliarti di fare il prelievo prima della dose quotidiana o in un momento specifico della giornata.
Altri consigli utili per risultati affidabili

Oltre ai tre errori principali, ci sono piccole accortezze che aiutano a ottenere analisi più precise:
- Dormi almeno 7 ore la notte prima: la mancanza di sonno altera i livelli di cortisolo e zuccheri.
- Evita stress o discussioni prima del prelievo: l’agitazione aumenta la pressione e la frequenza cardiaca.
- Bevi un bicchiere d’acqua poco prima del prelievo: migliora la circolazione e rende più semplice la raccolta del sangue.
- Se sei influenzato o febbricitante, rinvia il prelievo: infezioni o infiammazioni possono alterare i valori.
Il momento giusto per fare le analisi
Il momento migliore per sottoporsi alle analisi del sangue è al mattino presto, tra le 7 e le 9, quando i ritmi ormonali del corpo sono più stabili.
Evita di farle dopo pranzo o nel pomeriggio, perché i valori tendono a oscillare naturalmente nell’arco della giornata.
Chi assume farmaci quotidiani o integratori dovrebbe sempre riferirlo al personale sanitario: anche vitamine, ferro e preparati naturali possono influenzare i risultati di alcuni test.
Conclusione
Le analisi del sangue sono un prezioso strumento di prevenzione, ma la loro affidabilità dipende anche da te.
Basta una cena sbagliata, un caffè bevuto distrattamente o un po’ di corsa in più per alterare i valori e creare confusione al momento della diagnosi.
Seguendo poche, semplici regole — niente caffè o fumo, niente sforzi, niente eccessi a tavola — puoi assicurarti risultati precisi e realmente rappresentativi del tuo stato di salute.
Ricorda: la differenza tra un valore sballato e una diagnosi corretta può dipendere da piccoli gesti fatti il giorno prima. E a volte, quei piccoli gesti, valgono più di qualsiasi cura.
