Addio patente se hai una di queste patologie o assumi questi farmaci
Negli ultimi anni, l’evoluzione del Codice della Strada ha acceso un dibattito importante sul rapporto tra salute, farmaci e idoneità alla guida. Le nuove disposizioni puntano a migliorare la sicurezza stradale, ma suscitano dubbi e timori tra chi convive con patologie croniche e deve comunque mantenere la propria autonomia negli spostamenti.
Requisiti di salute per mantenere la patente
Per poter guidare legalmente, è necessario dimostrare di essere in condizioni psicofisiche compatibili con la sicurezza su strada. Il Codice della Strada prevede che chi soffre di malattie che compromettono le capacità di guida possa vedere sospesa o ritirata la patente.
Tra le condizioni che richiedono particolare attenzione ci sono:
–Problemi alla vista che non possono essere corretti, come gravi forme di cataratta o glaucoma.
–Riduzione dell’udito che limita la percezione dei suoni esterni, come clacson o sirene.
-Malattie neurologiche come epilessia, sclerosi multipla o Parkinson.
-Patologie cardiovascolari che comportano rischio di svenimenti o perdita di coscienza.
-Disturbi mentali che influiscono su attenzione, lucidità e capacità decisionale.
-Disfunzioni endocrine, ad esempio un diabete non controllato, che può causare cali glicemici improvvisi.
Chi deve rinnovare la patente viene sottoposto a una visita medica. In caso di dubbi o condizioni borderline, i medici possono richiedere ulteriori approfondimenti specialistici o certificazioni.
Farmaci e guida: un rischio spesso sottovalutato
Molte terapie, anche comuni, possono compromettere la lucidità e la prontezza necessarie per guidare. Alcuni farmaci, pur non essendo illegali, possono alterare i riflessi, la vigilanza e la capacità di reazione. Se si guida sotto il loro effetto, si rischiano sanzioni anche severe.
I medicinali che richiedono maggiore attenzione includono:
-Ansiolitici e sonniferi: possono rallentare i riflessi e causare sonnolenza.
-Antidolorifici oppiacei: riducono la percezione e la prontezza mentale.
-Farmaci antiepilettici e antipsicotici: possono interferire con l’equilibrio e l’attenzione.
-Cannabis terapeutica: sebbene prescritta, resta rilevabile nei test tossicologici.
-Alcuni antistaminici: possono dare sonnolenza o disorientamento.
Chi assume questi farmaci dovrebbe sempre consultare il medico prima di guidare e valutare eventuali alternative o precauzioni.
🚫 Farmaci che possono causare il ritiro della patente o il divieto di guida
1. Benzodiazepine
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Usi: ansiolitici, sedativi, per l’insonnia.
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Effetti: sonnolenza, rallentamento dei riflessi, confusione mentale.
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Esempi: Diazepam (Valium), Lorazepam (Tavor), Alprazolam (Xanax).
2. Oppioidi
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Usi: antidolorifici per dolori gravi o cronici.
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Effetti: sedazione, euforia, riduzione della concentrazione e della coordinazione.
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Esempi: Morfina, Codeina, Tramadolo, Fentanil, Ossicodone.
3. Barbiturici
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Usi: anticonvulsivanti, sedativi.
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Effetti: sonnolenza, alterazioni cognitive.
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Esempi: Fenobarbital, Amobarbital.
4. Antipsicotici
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Usi: schizofrenia, disturbi bipolari, psicosi.
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Effetti: sedazione, confusione, alterazioni motorie.
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Esempi: Olanzapina, Risperidone, Quetiapina.
5. Antidepressivi triciclici
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Usi: depressione, ansia, dolori neuropatici.
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Effetti: visione offuscata, confusione, rallentamento psicomotorio.
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Esempi: Amitriptilina, Imipramina.
6. Farmaci antiepilettici
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Usi: epilessia, alcune forme di dolore cronico.
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Effetti: vertigini, sonnolenza, difficoltà di coordinazione.
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Esempi: Carbamazepina, Valproato, Gabapentin, Pregabalin.
7. Cannabis terapeutica
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Effetti: alterazioni percettive, rallentamento del tempo di reazione, sonnolenza.
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Nota: anche se prescritta, può risultare nei test antidroga e portare a sospensione della patente.
8. Antistaminici di prima generazione
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Usi: allergie, raffreddori.
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Effetti: forte sonnolenza e riduzione della vigilanza.
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Esempi: Clorfenamina, Difenidramina.
⚠️ Quando si verifica il ritiro della patente?
Il ritiro o sospensione della patente può avvenire se:
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I medici certificatori (durante visite per rinnovo patente) valutano che il farmaco compromette la capacità di guida.
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Durante un controllo stradale, il conducente appare alterato e viene trovato positivo ai test (anche se il farmaco è regolarmente prescritto).
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Si verifica un incidente e si accerta l’influenza del farmaco assunto.
Controlli e sanzioni: cosa può succedere
Durante i controlli stradali, se le forze dell’ordine sospettano che un conducente sia alterato da farmaci o sostanze, possono effettuare test immediati. In caso di risultato positivo e alterazione visibile dello stato psicofisico, le conseguenze sono serie:
-Multe salate, che possono arrivare a migliaia di euro.
-Sospensione della patente per periodi prolungati.
-Arresto nei casi più gravi o in presenza di recidive.
La normativa prevede che, oltre alla presenza di sostanze, debba essere dimostrata anche una compromissione concreta della capacità di guida. Non basta dunque un semplice test positivo se non ci sono sintomi evidenti.
Come guidare in sicurezza se sei in terapia
Per chi assume farmaci regolarmente o ha condizioni mediche croniche, ci sono alcuni comportamenti utili a evitare rischi:
-Leggi con attenzione le controindicazioni riportate nei bugiardini.
-Parla con il tuo medico se hai dubbi sull’idoneità alla guida durante una terapia.
-Evita di metterti alla guida se ti senti stanco, disorientato o con i riflessi rallentati.
-Mantieniti informato su eventuali modifiche alla normativa che riguardano farmaci e guida.
Conclusione
Gestire la propria salute non significa rinunciare alla guida, ma essere consapevoli delle proprie condizioni e agire con responsabilità. Rispettare le regole, informarsi e ascoltare il proprio corpo sono le chiavi per continuare a muoversi in libertà, senza mettere in pericolo sé stessi o gli altri. Una guida sicura nasce sempre da scelte consapevoli.